Data: 31/12/2004 - Anno: 10 - Numero: 4 - Pagina: 11 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Giovanni Bove (Altri articoli dell'autore)
Fine anno, tempo di bilanci. La fine di ogni anno porta con sé quasi automaticamente questa voglia di rendicontare l’attività svolta nell’anno appena trascorso. Al Fisco questo interessa perché da questo rendiconto derivano le proprie entrate tributarie. Al contribuente un po’ meno, in quanto sa che dovrà compiere degli adempimenti che non sono tanto graditi. Aiuta sapere che alcune delle spese da tutti sostenute possono procurare un vantaggio fiscale, nel senso che lo Stato restituisce parte delle imposte trattenute a chi dimostra di aver sostenuto spese mediche, intendendosi con questa espressione tutte le spese sostenute per l’acquisto di medicinali, prodotti per il miglioramento di vista, udito, deambulazione, nonché le spese per le visite specialistiche e cure mediche. In che modo dimostrarlo è presto detto: basta conservare gli scontrini fiscali delle farmacie e le ricevute fiscali di personale medico e paramedico specializzato che attestano l’effettivo pagamento a carico del contribuente, intestate personalmente a lui o ad uno dei propri familiari, anche minorenni, che vengono considerati fiscalmente a carico. (Per l’anno 2004 la condizione per essere considerato a carico è non aver conseguito redditi per un importo superiore ad € 2.840,51). Pertanto è buona norma conservare tutta questa documentazione, che comporta un non disprezzabile vantaggio fiscale. Infatti, a titolo d’esempio, un contribuente che abbia sostenuto nel 2004 spese mediche per un ammontare complessivo di € 2.200,00 con solo redditi di lavoro dipendente, avrà diritto ad un rimborso pari a € 393,00 (pari al 19% delle spese mediche al netto della deduzione di € 129,11). Tra le spese mediche rientrano anche l’acquisto di autovetture destinate al trasporto di soggetti diversamente abili e le spese per rendere tali autovetture idonee a questo scopo, e pure le spese sostenute per la ristrutturazione di immobili al fine di renderli maggiormente usufruibili da persone inabili. Anche queste spese possono essere provate documentando che il destinatario di queste agevolazioni è fiscalmente a carico del dichiarante. Sono pure detraibili, senza alcuna deduzione, le spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione secondaria superiore e universitari, nei limiti dei costi previsti per le istituzioni scolastiche statali; le assicurazioni sulla vita, a nome proprio o di persone fiscalmente a carico nel limite massimo di € 1.291,14 Il fiscalista |